Tipologie di pavimento per interni: il viaggio alla scoperta di aGaN Design

La scelta della tipologia di pavimento per la propria casa, l’ufficio oppure per un’area specifica di un’attività commerciale ricopre un ruolo fondamentale.

Un muro può essere facilmente ritinteggiato, così come un complemento arredo sostituito quando non soddisfa più i canoni estetici e funzionali. Il pavimento avrà certamente vita più lunga.

Che ne dici di immergerti nella lettura dell’approfondimento, per iniziare un viaggio con aGaN Design alla scoperta delle principali tipologie di pavimento per interni? Iniziamo!

I fattori principali per una scelta consapevole

Tra le varie fasi che compongono l’iter progettuale di ristrutturazione di un appartamento, la scelta della pavimentazione è una delle più delicate.

Perché? Anzitutto, perché la pavimentazione influenza il colore degli arredi, dei complementi e delle pareti. Per questo motivo, la scelta del pavimento è tutt’altro che semplice, soprattutto quando, non essendo supportati da un architetto, ci si reca nei negozi del settore alla ricerca di un’idea o di una soluzione: il risultato è quello di perdersi tra gli ampi mq di esposizione e di uscire con le idee più confuse.

Come potrai immaginare, nella scelta del pavimento giusto per i tuoi spazi interni, entrano in gioco diversi fattori:

  1. Esigenze e stile di vita. Sei alla ricerca di un pavimento per la tua casa? Se vivi da solo o con un partner potrai scegliere qualsiasi tipo di pavimento, più o meno delicato. Diverso può essere il discorso se la tua casa è popolata da bambini e amici a quattro zampe! In questo caso sarebbe necessario evitare, ad esempio, il marmo ma scegliere un materiale resistente e durevole.
  2. L’allocazione dell’ambiente. Per una stanza vicino, per esempio al giardino è opportuno utilizzare materiali resistenti, antigraffio e adatti alle Stesso discorso per cucina e bagni (specie se aziendali). Anche in questo caso sarebbe ideale evitare una pavimentazione delicata e non idrorepellente. Potrebbero essere più indicate piastrelle resistenti alle macchie, all’umidità ed alle ripetute operazioni di pulizia. Per le camere da letto, si può scegliere anche un pavimento accogliente, caldo e romantico come il parquet, specie se non si vuole rinunciare al comfort di camminare a piedi nudi.

Le tipologie di pavimento per interni più gettonate

Il mondo dell’interior design offre svariate soluzioni quando si parla di pavimento per spazi interni.

Già da qualche anno si preferisce scegliere un unico tipo di pavimentazione per conferire un carattere uniforme ed armonico a tutta la casa, oltre al fatto che la presenza di un unico pavimento semplifica non poco la scelta degli abbinamenti e dello stile da dare a tutti gli ambienti (bagni e cucina esclusi, ovviamente).

Oggi in commercio esistono molte soluzioni decorative in grado di offrire anche elevate prestazioni tecniche. Dai più economici in laminato, ai più preziosi parquet; dai più tradizionali come le piastrelle in gres ai più moderni in pietra naturale. Dal punto di vista pratico, ciò che si chiede in generale a questi materiali è che siano resistenti, igienici, facili da pulire e non attraggano polvere. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche principali di ciascun pavimento per far sì che tu possa scegliere la soluzione migliore.

  1. Legno massello. Viene ottenuto dal legno massiccio tagliato trasversalmente al tronco. Tra quelli maggiormente utilizzati non possiamo non citare noce, il rovere o il ciliegio. Viene anche chiamato parquet massello se lo spessore supera i 2,5 cm. Esistono due tipologie in commercio. Il legno prefinito viene finito prima di iniziare la posa; quindi, diciamo che le tavole sono già come verranno da montate: basta solo posarle. Il legno grezzo dovrà essere levigato e sigillato dopo la posa; quindi, solo a quel punto diventerà brillante e resistente all’acqua. Tutti i pavimenti di legno sono duri, ma naturalmente quanto duri essi siano dipende dal legno che scegli: la scala Janka ti aiuterà a capire che tipo di legno ti serve in base al calpestio di casa tua, garantendoti una buona resistenza all’usura in tutte le parti della casa in cui vorrai posarlo.
  2. Il pavimento in impiallacciato. Un’alternativa abbordabile al parquet in legno massiccio, e consta di strati o fogli di legno ricoperti da un foglio di essenza, trattato con uno strato superficiale trasparente e indurente che lo rende, quindi, più resistente all’acqua del massello.
  3. Il laminato. Se sei affascinato dall’aspetto del parquet ma non puoi prenderlo in considerazione come scelta finale, rappresenta un’ottima soluzione. Simile nell’aspetto all’impiallacciato, si differenzia per la composizione. Il prodotto che si ottiene non teme molto né l’usura né l’umidità, ed è perfetto per essere usato in qualsiasi stanza tu voglia ad un costo contenuto.
  4. Le piastrelle, prodotte in un’incredibile varietà di modelli, colori, forme, decori da comporre e rappresentano forse la scelta più diffusa per i pavimenti moderni in Italia per la loro versatilità e comodità d’uso. La vasta scelta ti permetterà sicuramente di ottenere un’ottima resa estetica con ogni stile di arredamento.
  5. Il pavimento in pietra naturale si colloca decisamente tra i pavimenti di lusso; pertanto, è probabilmente l’opzione più costosa vista finora. Tra le pietre usate per produrre pavimenti ci sono il marmo, il travertino, l’ardesia, l’arenaria e il granito. Le pietre meno dure, come l’arenaria, sopporteranno meno l’umidità rispetto a quelle dure, tipo il marmo e il granito. In ogni caso, che sia di pietra tenera o di pietra dura, il pavimento in pietra va risigillato e finito ogni tanto, perché non perda il suo aspetto magnifico.

Non sempre, però, è possibile scegliere una sola tipologia di pavimento e la necessità di contenere i costi di ristrutturazione ci spinge a voler modificare solo il rivestimento di alcuni ambienti della casa.

Perché accostare pavimenti con materiali diversi?

Sono tre, di solito, i casi in cui dobbiamo accostare pavimenti diversi tra di loro:

  • La necessità di contenere i costi di ristrutturazione dell’appartamento appena acquistato: conservando la pavimentazione esistente in alcuni ambienti e la cambiandola in altri;
  • La scelta del parquet come rivestimento per la nostra abitazione ma in ambienti come la cucina e l’ingresso (zone maggiormente sottoposte a usura) occorre prevedere un altro tipo di pavimentazione;
  • La demolizione di un tramezzo per ampliare un ambiente con conseguente striscia vuota tra due pavimentazioni esistenti;
  • Recupero e restauro di pavimentazione antica (riggiole napoletane, di Vietri, siciliane, cotto etc) che risulta degradata da usura o lacunosa in alcune parti. È necessario scegliere un altro tipo di pavimentazione che ben si accosti a quella antica esistente.

Le ultime considerazioni

Sei ancora indeciso su quale sia il materiale ideale per l’arredamento dei tuoi spazi interni? aGaN Design ha realizzato per te un ultimo paragrafo riassuntivo sui principali aspetti da tenere in considerazione.

  1. Durevolezza. A seconda del tuo stile di vita, di come è composta la tua famiglia, se hai o meno animali e in quale zona della casa collocherai il tuo pavimento, esso dovrà avere una certa durevolezza. È diverso scegliere un pavimento per una stanza degli ospiti – che magari sarà usata con minor frequenza – da uno per la cucina, la stanza “da lavoro” per eccellenza, così come un pavimento delicato e poco resistente ai graffi non sarà indicato in caso tu abbia anche componenti della famiglia a quattro zampe. La scelta di un pavimento da non cambiare dopo sei mesi va fatta con attenzione al tuo modo di vivere, stanza per stanza.
  2. Installazione. A seconda del materiale e del decoro che sceglierai per il tuo pavimento, potrai dover fare i conti con diversi tipi di installazione. Avere ben presente il risultato che vuoi ottenere e come ottenerlo è importante anche per sapere che tempi di posa puoi aspettarti. Va da sé che un pavimento in cui ci sono molti decori a intarsio o mosaico sarà più lungo da posare di un laminato flottante, e richiederà, peraltro, anche una manodopera specializzata che dovrai pagare, invece di poter fare da te.
  3. Pulizia. Tutti i diversi materiali di cui abbiamo trattato finora necessitano di un diverso mantenimento e una differente pulizia. A seconda della stanza, cerca di capire cosa è meglio scegliere anche da questo punto di vista: vero che il naturale è splendido, sia esso pietra o legno, ma è molto meno pratico di una piastrella.
  4. Costo. Naturalmente, che tu scelga piastrelle, legno, laminato o moquette, il costo del prodotto rispecchia la sua qualità, e può davvero variare di molto anche per la stessa categoria di prodotto, a seconda di come questo è stato realizzato. Fissati un tetto di spesa e resta in quella scala: ad esempio se ti piace molto il parquet ma per te è troppo caro puoi senz’altro scegliere qualcosa di economicamente meno impegnativo ma che esprima il tuo gusto per il legno.

Per ripensare le case, riprogettare gli spazi, trovare soluzioni di interior design che le rendano più vivibili, accoglienti e funzionali, dovete affidarvi all’esperienza e alla capacità di professionisti del settore. Contattatami per ogni esigenza di progettazione, arredamento d’interni e ristrutturazione. aGaN Design saprà trasformare i vostri sogni in realtà!