L’importanza della luce per valorizzare l’architettura
La luce è sempre stata intesa come incarnazione di vita, come elemento fondamentale per l’esistenza del genere umano.
Nel corso degli anni, lo studio della luce e, più propriamente, dell’illuminazione naturale e di quella artificiale presenti negli spazi abitativi, ha acquisito sempre più importanza tanto che oggi il progetto illuminotecnico ed il lighting design costituiscono parte integrante dell’iter progettuale di un ambiente.
Perché? La luce naturale e quella artificiale, se sapientemente utilizzate, consentono lo svolgimento delle normali azioni quotidiane e possono sensibilmente valorizzare gli spazi, esaltandone i colori e gli arredi.
L’era tecnologica nella quale viviamo, lo smart working, la necessità di sentirsi sempre connessi, ci obbligano al contatto diretto e prolungato con “fonti luminose” quali pc e smartphone.
Sempre più spesso, studi scientifici cercano di investigare l’impatto che queste “luci” hanno sulla nostra salute, a partire dalla qualità del sonno.
E’ questo uno dei tanti motivi che rendono lo studio della luce sempre più importante.
L’importanza della valutazione della luce naturale in fase di progettazione
Per una sapiente scelta e collocazione delle luci artificiali, è necessario studiare l’illuminazione naturale dello spazio in cui operiamo.
Orientamento, tipologia di aperture, presenza di ombreggiamenti, dovuti, spesso, alla presenza di corpi di fabbrica, come avviene nelle grandi città, sono elementi basilari per un corretto equilibrio tra luce naturale e luce artificiale.
L’abile uso dell’illuminazione naturale negli ambienti costruiti è considerato elemento qualificante della progettazione architettonica per due motivi fondamentali:
- Permette una migliore gestione dei consumi di energia elettrica per l’illuminazione diurna. È sempre opportuno verificare le massime altezze del sole nel periodo estivo e in quello invernale in modo che, conoscendo l’inclinazione dei raggi solari, sia possibile favorire o schermare (secondo le necessità) l’entrata del sole negli ambienti interni.
- Benefici sulla salute psico-fisica dell’uomo. La scelta di un certo tipo di illuminazione può avere delle ripercussioni sul modo di vivere e percepire uno spazio. La luce, oltre ad essere un elemento vitale per l’uomo è un fattore indispensabile per il suo equilibrio psico-fisico; così come per piante e animali. A questo proposito, infatti, sono state svolte svariate ricerche in capo psicologico utili a valutare l’influsso che la luce e il colore hanno sugli aspetti fisiologici e psicologici degli esseri umani.
A chi di noi è capitato di trovarsi in ambienti scarsamente illuminati che hanno comportato un affaticamento visivo e mal di testa o, allo stesso modo, in un ambiente eccessivamente illuminato?
Un ambiente può essere definito ben illuminato nel momento in cui tutti gli oggetti interni possono essere distinti chiaramente senza difficoltà ed i compiti essere svolti senza sforzo. Per ottenere questo risultato, in fase di progettazione, analizziamo la quantità e qualità della luce naturale, studiando soluzioni su come integrarla al meglio con quella elettrica.
Ad ogni stanza la sua luce!
Il progetto illuminotecnico, lo studio delle luci artificiali servono proprio a questo: consentire la vivibilità degli spazi, evitando condizioni di malessere.
Un progetto illuminotecnico che si rispetti, muove da un assunto fondamentale: ad ogni stanza la sua luce!
Sono 3 i livelli di illuminazione artificiale e ad ognuno di essi corrisponde una diversa tipologia di luminosità e, quindi, modelli differenti di corpi illuminanti:
- Illuminazione d’accento, utilizzata per attirare l’attenzione su elementi decorativi, come ad esempio la texture di un muro di mattoni o pietra, dettagli architettonici, dipinti, sculture e altri beni preziosi;
- Illuminazione dell’ambiente, conosciuta anche come illuminazione generale, irradia un livello di luminosità confortevole senza abbagliamento e consente di muoversi liberamente e camminare in sicurezza;
- Illuminazione task, questo tipo di illuminazione aiuta a svolgere attività specifiche, come leggere, lavorare, cucinare, etc.
Per l’ingresso, i corridoi, i disimpegni le scale e, in generale, per tutti ambienti di passaggio, si può utilizzare una luce diffusa, calda e accogliente.
Il living o soggiorno – pranzo, è un ambiente dove si svolgono diverse funzioni, dalla conversazione, al pranzo e al relax, per cui, necessita di una progettazione della luce più attenta che vedrà la presenza di luce diffusa (in corrispondenza del divano) di piantane o altri corpi illuminanti da accendere al bisogno e di luce puntuale (in corrispondenza del tavolo) posta a circa 60 / 70 cm dal piano.
Anche le camere da letto richiedono luce diffusa, accogliente tale da predisporre al riposo; per il bagno è fondamentale creare un ambiente ben illuminato, soprattutto da piccolo.
Potrei dilungarmi ancora molto sull’argomento, ma il consiglio è quello di evitare il “fai da te” e rivolgersi ad un architetto qualificato.
Fiat Lux!
Quando acquistiamo una lampadina, sia essa led, alogena o fluorescente, sulla confezione sono riportati diversi parametri costituenti la “carta d’identità” della stessa. Saper leggere questi dati, ci consente di optare per la scelta migliore.
Quali sono questi parametri e come si leggono? Di seguito la definizione di ognuno di essi!
Il Lumen (Lm) è l’unità di misura del flusso luminoso, il suo numero corrisponde alla ‘quantità’ di luce che una data sorgente offrirà.
I Watt (W), invece, indicano quanta energia consuma una lampadina per raggiungere la luminosità dichiarata.
Il Lux (Lux) è l’unità di misura dell’illuminamento e descrive il flusso luminoso per unità di superficie; diciamo che questo dato è di competenza dei tecnici.
La temperatura colore (K) è uno dei parametri chiave da considerare per la selezione delle fonti luminose, poiché definisce il clima dell’ambiente e la sua confortevolezza.
L’illuminazione “calda”, di colore rossastro o giallastro, crea un’atmosfera confortevole e accogliente; la si userà per la zona conversazione del living e per le camere da letto.
L’illuminazione “fredda” si distingue dalla precedente per le sue dominanti note bianche o blu e può creare un umore più energico; non a caso è utilizzata negli uffici, negli ospedali o in altri luoghi di lavoro dove è necessario mantenere viva l’attenzione.
La luce calda ha una temperatura di colore al di sotto dei 3.300 K.
La luce più neutra, ha una temperatura di colore compresa tra i 3.300 e i 5.300 K.
In generale, l’occhio umano reagisce bene ad una luce che va dai 3000 K ai 4000 K.
Regola vuole che si prevedano 30 watt/mq e 15 W/mq per ingressi e disimpegni.
I valori legalmente consigliabili per metro quadro, calcolati in Lux (= lumen per mq) sono i seguenti:
- zone di passaggio: 50-150 lux
- zona lettura/soggiorno: 200 – 500 lux
- cucina: 200 – 500 lux
- bagno: 100 – 150 lux (la zona specchio necessiterà di 400 lux)
- camere: 50- 150 lux