Iniziamo l’approfondimento di oggi con le parole di un celebre artista e fotografo di fama mondiale, Aaron Rose: “Nella giusta luce, al momento giusto, tutto è straordinario”.
Una frase utile a comprendere quanto l’illuminazione in un negozio possa incidere, dal punto di vista dell’interior design e delle strategie di marketing, sulla percezione dei prodotti proposti e del negozio stesso, quando un cliente entra all’interno di una attività commerciale.
Dopo aver aver parlato dell’interior design e dell’illuminazione di un ristorante (leggi qui), scopri con aGaN Design, nell’approfondimento di oggi, l’importanza dell’illuminazione per il successo del tuo negozio.
L’importanza della luce
Ti è mai capitato, con una splendida giornata di sole, di avere un umore decisamente migliore rispetto a quando piove e la giornata sembra grigia?
Non si tratta di un fattore casuale. Sono diversi gli studi che dimostrano come la luce abbia un’influenza diretta sull’umore di ognuno di noi, considerando che l’80% delle informazioni sensoriali ricevute dal cervello proviene direttamente dagli occhi.
Per questo non bisogna assolutamente sottovalutare la sua importanza quando si analizzano le alternative espositive di vari prodotti. Un lighting design ben studiato e su misura della tua attività commerciale attira potenziali clienti e li accompagna in una vera e propria esperienza di shopping.
Non sottovalutare, quindi, come la luce possa essere rilevante per migliorare la percezione del tuo negozio sulle emozioni e comportamento dei consumatori.
Illuminazione verticale
Una tendenza che si sta diffondendo ad ampia scala quando si parla di lighting design è l’illuminazione verticale.
Per illuminazione verticale non si intende illuminare semplicemente dal pavimento al soffitto in maniera uniforme, ma, bensì, un insieme di attività naturalmente attratte dalla luce. La prima cosa che nota un cliente che passeggia accanto a un negozio è proprio il suo sviluppo verticale. Sapendo questo, il mio consiglio è quello di illuminare muri e superfici verticali per attirare potenziali clienti all’interno dello spazio.
Pareti luminose garantiscono un senso di aria e spaziosità, mentre focalizzare tutte le luci su singoli prodotti può rendere l’ambiente più cupo e meno attraente per la clientela
Tuttavia, se dovessi prediligere questa seconda soluzione, non sbaglieresti a prescindere, in quanto la scelta dipende sostanzialmente dal tipo di atmosfera che si intende ricreare.
La Karman, azienda italiana (Fossombrone – PU), produce corpi illuminati molto orignali e i grande impatto visivo. Un esempio è dato dalla lampada da terra Tobia (disegnata da Matteo Ugolini) o dalla lampada Accipicchio, dello stesso autore.
Illuminazione Led e la sua importanza
Per creare punti luminosi ad hoc occorre concentrarsi non solamente sull’impianto di illuminazione generale, ovviamente. Va in questa direzione il crescente trend correlato all’illuminazione led che non solo aiuta a illuminare un determinato punto ma anche a supportare il marchio/prodotto esposto nella tua vetrina.
I Led rappresentano la soluzione migliore per incorniciare un espositore, illuminare banconi, scaffali o pensili.
Ritengo infatti che combinare un’ampia area retroilluminata con accenni di luce spot possa rendere il prodotto esposto più attraente e l’identificazione del valore dello stesso da parte del cliente più agevole. Altro vantaggio da non sottovalutare è la creazione di un progetto luci di facile accesso e gestione, che non richieda elaborate installazioni o costose manutenzioni.
In questi casi il mio consiglio è quello di prevedere possibili controlli remoti che consentano di gestire in maniera più agevole l’intero impianto.
I vantaggi di un led ben ottimizzato
Riassumiamo di seguito i vantaggi di un impianto a Led ben ottimizzato:
- Al posto di avere un negozio luminoso in maniera omogenea, il Led crea un contrasto favorevole illuminando le zone espositive dove si intendono indirizzare i clienti.
- Posizionando Led verticalmente si ottiene un effetto più potente rispetto a un’illuminazione orizzontale, si aiutano i clienti a comprendere meglio il layout del negozio e li si incoraggia a scoprirlo.
- Illuminare specificatamente un prodotto piuttosto che un altro può agevolare la vendita.
- Se le luci sono inserite nella scaffalatura, l’effetto sarà esteticamente bello e molto apprezzato; se la luce è posizionata sotto lo scaffale, in particolare, il cliente tende a soffermarsi di più sull’oggetto esposto
- Sfruttare la luce dei Led per creare calore cromatico (tra i 3000 e i 4000 K della scala Kelvin) è una strategia funzionale per il retail.
Lighting design e il rapporto con il marketing
L’illuminazione permette di mettere in risalto determinate aree all’interno del negozio, guidando così l’attenzione dei consumatori verso il marchio, una specifica tipologia di beni o un’offerta promozionale oppure rendendo le vetrine e i prodotti esposti sugli scaffali più attraenti per il pubblico.
Focalizzando momentaneamente l’attenzione sui negozi di abbigliamento, in particolare, e considerando che il 60% dei consumatori decide all’interno dei camerino se acquistare dei capi si comprende perché sia così importante studiare tipologia e posizionamento delle lampade all’interno dei punti vendita, proprio perché questo fattore può condizionare la decisione finale.
Quando si parla di illuminazione in-store si fa riferimento soprattutto a fattori come prezzo e durata di vita delle lampade che sono sì importanti, ma non dovrebbero rappresentare l’unico criterio di scelta.
Vi sono diversi aspetti da considerare al momento di acquistare una lampada, come l’indice di resa cromatica o IRC, cioè la naturalezza dei colori, la quantità e la distribuzione della luce.
Illuminazione e temperatura del colore
Un ultimo elemento centrale da non trascurare è la temperatura del colore (misurata in gradi Kelvin per quantificare la tonalità) della fonte luminosa. In questo senso, nella progettazione illuminotecnica degli spazi, va ovviamente considerata la differenza tra luce calda, cioè luce con un aspetto tra il giallo e l’arancione (attorno ai 2700 K), luce bianca neutrale (circa 4000 K) e luce fredda che è più tendente al colore blu (circa 5000 K).
Ognuna di esse può essere più o meno adatta a seconda dello spazio da illuminare (che può essere commerciale, urbanistico, domestico o anche cinematografico, ecc.).
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